venerdì 31 ottobre 2014

La ricerca

Prima di dormire esplodono i pensieri, mentre tu rivedi i giorni in uno scorrere del tempo incessante, dove il meccanismo appare sbiadito e confuso in un istante che, marcato come in una vecchia mappa al tesoro, rilascia le tracce di chi è partito con te e di chi, scava a fondo, con le mani nude, la terra che racchiude il tesoro. 
E  durante la ricerca mi accorgo che quando, prima, il mio cuscino asciugava le mie lacrime perse, ora non può che ammirare da lontano il mio lieve sorriso che scriverà indubbiamente nella tela una lezione argentea:

"non può finire una cosa che non ha inizio".

Pensiero importante quanto l'oro.

Vale.

giovedì 30 ottobre 2014

Il sole ☀

Piano piano sto ritrovando il sole che avevo dentro e che si era spento, per tante ragioni e per lungo tempo, rimasto incatenato in un tramonto senza colori.
Sto costruendomi un interruttore per accendere le più calde sensazioni, per riscoprire, e riscoprirmi,  in questo grande cielo che è la vita.
La salita non sarà semplice con temporali   di dolore, ma se il primo passo sarà compiuto allora la mente avrà già scalato metà percorso, ed il cuore sarà, finalmente, alle soglie delle porte che condurranno alle sfumature di un arcobaleno.

Vale.

lunedì 20 ottobre 2014

Orche del grande mare

Siamo un po’ anche noi orche del grande mare,
in bilico tra le luci di un tramonto ed il buio di un fondale.
Osserviamo abissi nei silenzi di ogni giorno, nella quiete della notte dove il chiarore della luna appare distante e inverosimile, inverosimile.
Usciamo a volte dalla tela che ci incatena, per respirare il vento e ballare fra le onde in una continua alternanza di prospettive e di cambiamenti ed apriamo le pinne alla speranza, per un tempo senza fine.
Come i grandi pesci del mare ci tuffiamo,  oscilliamo all'improvviso, al di là dell’equilibrio per restare, sospesi nell'attimo di un istante che è sale di un esistenza a bassa pressione. 
Ed io penso:
colui che vivrà nella superficie sarà sempre diviso a metà, vuoto nella sua simmetria
perché non vedrà le luci e le ombre
e non ascolterà i suoni e i silenzi.
L’impatto con la vita sarà un’esperienza sempre più lontana e la forza del grande mare resterà sepolta nella sabbia, dove le orche non potranno scavare.

Vale

                                 

domenica 19 ottobre 2014

Esistono grandi mari, lassù fra le montagne dove il pensiero, nella nebbia, naviga a passo d'uomo, con i piedi ancorati alla vita.

Vale (Foto dai colli 19 ottobre)

domenica 12 ottobre 2014

Attimi dorati 
su sentieri d'autunno
incredibili colori e dolci profumi di ottobre
avvolgono il cuore nei veli di foglie
con gentilezza aprono le porte del sole
a quella che io chiamo 

LA PIù BELLA STAGIONE

Foto che ho scattato nei colli :-)





Vale

lunedì 6 ottobre 2014

Un piccolo piacere dei sensi

foto di aprile dal parco delle ginestre






 
Mi sdraio in un prato e mi lascio cadere nell'erba morbida, questo è sempre un momento di grande emotività che esulta, in parte, un piccolo piacere dei sensi. Fra i fili di erba aleggia una connettività incredibile e tra il corpo ed il verde nasce un contatto, in grado di allentare per un po la tensione e tutto quel carico di pensieri che bacchetta la testa di continuo, rendendola stanca e prevedibile come la trama di una fiction. Ciò che si vede però, una volta indirizzato lo sguardo all'insù, rende libera la mente ed è molto bello, incorporato di espressioni magiche anche nelle piccole parti, nelle piccole cose. Attorno a me tanti alberi, e li sento e mi gusto la loro presenza umile e avvolta da questa calda sensazione mi "riverso" sui rami, e le punte alte nel cielo, allungate ad indicare la direzione di crescita,  incrociate a mostrare una connettività intima priva di volgarità e di qualsiasi altra forma di esibizionismo. Perché la natura è come il pane quotidiano senza il bisogno del lievito, è un aquilone che si alza in volo anche senza vento, perché ha l'asso nella manica e la verità nella tasca. Non fa sconti a nessuno e presenta i conti. Mostra e nasconde, prende e regala. È lei stessa una contraddizione anche quando segue, sempre, una via e muove il suo ciclo. E che fortuna ho io, di accogliere il regalo dolce sopra la mia testa: la connettività quasi paradossale  cielo e terra. La fortuna di osservare ciò in uno stesso quadro, due entità così diverse, eppure appartenenti l'una all'altra come si appartengono  il seme e la terra, le nuvole e il cielo. Come in una foto vedo rami e foglie verdi nuotare in uno sfondo azzurro e limpido, colori mescolati quasi a provocarmi come voglie artistiche su carta bianca. E rimango incantata a fissare il nulla, riparata da presenze paterne quali gli arbusti, e da presenze materne quali i canti dei fringuelli. 
Non sono più lì, a terra. Sono altrove, dove non c'è nome ne pressione, dove la mia anima vola senza giudizio ne direzione,  senza meta da fissare senza ali di cartone. Nessuno a sferzare il mio silenzio di argento, che porto al collo sul petto. Vicino al cuore che non ha paura di sentirsi solo perché anche la solitudine offre un occasione. Nessuno.

Vale

giovedì 2 ottobre 2014

Lontani silenzi

Bussano alla porta degli spazi immensi
tra colori e profumi di autunno
Lontani silenzi
portano il cuore su grandi altezze
e tremano all'instabilitá
giù
lungo le discese erte
dove tutto appare buio ed
coperti da una voce cristallina

accarezzano la superficie di acque limpide
con riflessi di luce che appaiono
sempre più distanti 
dove il silenzio si perde nell'abisso
si sbriciola nel blu.