martedì 17 luglio 2018

Quando le parole non bastano

Quando le parole non bastano
appoggio il mio viso nel tuo viso,
in quel piccolo angolo che sento solo mio,
un angolo dove io mi incastro alla perfezione,
un angolo così caldo da ricordare un focolare d'inverno ma in qualunque stagione,
e lì,
tra la tua pelle e le mie labbra,
ci appoggio il mio respiro...
e tutta la mia vita.

Vale

sabato 14 luglio 2018

Come i grilli

Ci sono momenti difficili da decifrare in cui il cuore viaggia da solo e come un intrepido viaggiatore di mare su cui incombe una tempesta si lascia trasportare dalle onde e dal loro flusso agitato che gli fa quasi venire paura nonostante sia spesso abituato. E in quei momenti un viaggiatore può pensare di avere ben stretto il timone della vita e ritrovarsi poi invece in preda a direzioni non prese,a onde troppo grandi per guidare la vela. Succede cosi a volte nonostante le cose belle della vita, succede di ritrovarsi in momenti in cui un pensiero viaggia nella sua solitudine e viaggia quasi inerme difronte agli imprevisti della vita. Ma a volte ritrovarsi in mari agitati può bagnare pezzi di noi che a volte pensiamo di non avere, o non ascoltiamo abbastanza, a volte la cosa piu giusta da fare è farsi trasportare dal vento in serate come queste, ventilate,che stanno annunciando nuvole scure e pioggie imminenti. Il vento sa trasportarti in luoghi lontani e sicuri, in campi di grano bagnati dal sole  dove tutto funziona al contrario, e i pensieri tristi svaniscono finalmente soffocandosi in spighe di per se sofferenti e cariche di emozioni, emozioni ancora più grandi della tristezza, che non sono ne bene ne male, ma sono in un mezzo indefinito, a metà  tra quello che si conosce e quello che non si sa.
A momenti volti e pezzi di sorrisi riaffiorano,ricordi di persone che sentiamo vicine nonostante gli occhi non si incontrino, sono scudo protettivo del nostro divagare fragile, e  a volte ci illudiamo di non essere soli,di avere altre anime in viaggio nel nostro vento. Ma se guardi bene scorci soltanto le stelle, e il profumo della notte, i grilli lontani a cantare e altri suoni indefiniti che vibrano nell'ombra.  Quelli sono gli unici veri presenti in queste notti da viaggiatori, piccoli esserini che chissa a chi mai stanno dedicando il loro canto e la loro esistenza.
E allora succede di capire che i problemi quotidiani, non sono nulla,non sono niente di veramente reale,sanno soltanto strapparti via alla felicità  e ti portano ad ascoltare in maniera più attenta.  E di questo forse dovremmo ringraziare. Forse dovremmo ascoltare di piu anche le nostre emozioni, accettarle, e cantare in silenzio come i grilli nella notte.

Vale