sabato 22 aprile 2017

Ricordare

Passano gli anni ma un vago ricordo  accarezza,in molti istanti, qualcosa di noi non ben definito. La stupida convinzione di un pensiero indissolubile, di una roccia formata e blindata nei meandri del cuore. Sono i suoni di chi non è più presente ma speri di rivedere, sorridendo all'amicizia che è stata e mai davvero colta, di anni sospesi alla speranza di uno sguardo, di un segnale per guardare insieme gli orizzonti del mare e i tramonti infuocati. Soltanto ora, a distanza di anni, e di onde infrante, di navi cariche e partite per lunghi viaggi, in compagnia di un'alba sempre nuova e confortevole, di mani che  si posano sulle tue e ti aiutano a guidare il timone della vita, di un nuovo lungo viaggio sospirato nel vento in una speranza d'amore  senza tempo, soltanto ora si può riguardare a quegli anni come a lontani ricordi sbiaditi . Turbinii di forti emozioni nascoste, pressate nel terreno e forse a volte, auto calpestate dal dolore e dalle lacrime, per non essere state comprese e mai accolte. Ma soltanto ora posso capire, posso forse accettare e riguardare a quella mia fiamma che tanto ha bruciato, a quei passi che tanto ho seguito invano, e ricordare silenziosamente e senza fare rumore con le parole, ritornando a quello che eravamo e che forse in parte, ha contribuito a essere ciò che siamo oggi. E rimarrà sempre, la stima e l'onore, la gioia di essere riusciti ad amare senza chiedere, amare davvero senza essere amati facendo tanti gesti mai firmati, forse mai saputi, gesti nati sempre dalle più primitive passioni, gesti d'amore buono che ancora oggi ricorda con amicizia e affetto un volto mai dimenticato.

Vale

venerdì 21 aprile 2017

mercoledì 19 aprile 2017

Nella mia solitudine
guardo il cielo azzurro
e le sue nuvole spostarsi,
Lentamente ...

Vale

sabato 15 aprile 2017

I miei giorni di pioggia

A volte non so in cosa credere. Giorni che la testa dice di andare in una direzione e poi in realtà soffochi soltanto il tuo cambiamento. C'è una frase che dice "possiamo chiudere gli occhi per non vedere ma non possiamo chiudere il cuore alle nostre emozioni che proviamo". Purtroppo è così,solo che le parole non servono, e ti devi tenere quel pensiero ostinato che poi si ripresenta di notte,e lo nascondi. Pensieri che possono fare del male,ma che ti muovono qualcosa,la voglia, il desiderio di toccarsi,di spogliarsi,pensieri che seducono. E intanto chi è vicino,non percepisce, non sorprende più,non desidera,non si muove di curiosità.  E tutto muore nel silenzio, mentre il cuore resta comunque aggrappato a un filo di speranza, di ciò che vuole provare, di ciò che ha bisogno e che ha avuto ma forse dimenticato perché esso per primo è stato dimenticato,scontato.