lunedì 30 novembre 2015

L'alba


Quello che mi manca è questa... questa foto... che ho scattato in cammino mentre percorrevo i Pirenei... quest'alba... Che potevo vedere da vicino... tra le montagne e il silenzio... e il freddo... e il buio che poco a poco si sfumava... e non c'era niente... c'era tutto... C'erano le persone... Ma persone diverse... Non  alieni come quelli che vedi qua... Le capivi... dico io... le ascoltavi mentre camminavano... Ma non sentivi le voci... I passi quelli si... che dicevano molto... Erano in cammino come te... erano consapevoli... seguivano un sentiero... Ognuno con la sua ragione... ognuno con la sua motivazione... e chi...  una motivazione non l'aveva... ma era partito... perché non c'era motivo... Perché il motivo non era motivo... ma una chiamata... numero sconosciuto. Ti svegliavi ogni mattina dopo il parto di una notte...ed era vita nuova... Cosi diversa... senza niente... con tutto... con tanto peso sullo zaino...e poco spazio... così ti accorgevi... di quello che credevi ma non serviva... le cose importanti,quelle sì piano piano si formavano... e non avevano bisogno di grandi spazi... erano già di per se sparse... ovunque... nell'aria... nei fiori... negli alberi... nella fatica.. nella stretta dei denti...erano importanti.. così che anche l'animo pesasse meno... e si perdesse... per ritrovarsi. E l'alba, che aspettava... Aspettava i passi... I respiri... La voglia di camminare... Stanchi ma decisi... Per una meta...Per il viaggio... Per una consapevolezza... e il ritrovo di un sole che si innalzava tra la foschia... ma che non avevi mai visto...  perchè non avevi occhi... Ma solo convinzioni... idee... pensieri... che dovevano essere normali...comuni... altrimenti sei diverso... fai paura... la gente ti guarda storto... e ti fa del male gratuito... non hai diritto di essere... ma di fare... di fare credere,di dovere... invece il cammino... toglieva gli schemi... le distanze... ti faceva ricordare... la memoria che hai sotto pelle... la forza... di avere le gambe... di non essere normale...che fortuna... di avere un cuore che batte in petto..una libertà, un movimento in corpo che è ritmo... Che è musica nell'aria... movimento nella terra... nel vento... e il freddo lo sentivi ma non era un problema... altre cose erano ghiacciate... e poi le strette di mano... scioglievano... i sorrisi...i respiri... gli abbracci con le proprie sensazioni... abbracci con il proprio nome che tornava finalmente a firmarsi... con un inchiostro indelebile... una nuova speranza... nel nuovo incontro...
in un mondo di bambini... meravigliati all'alba...


Vale

domenica 1 novembre 2015

I quattro rabbini

Questa è la storia dei quattro rabbini,che secondo me invita a una lunga riflessione. Molto più di una storia, dal libro "donne che corrono coi lupi" la riporto qui:

"Una notte quattro rabbini furono visitati da un angelo che li risvegliò e li condusse alla Settima Volta del Settimo Cielo. Là contemplarono la sacra Ruota di Ezechiele.
A un certo punto della discesa dal Paradiso alla Terra un rabbino, avendo veduto tanto splendore, perse il lume della ragione e vagò senza meta fino alla fine dei suoi giorni. Il secondo rabbino era estremamente cinico: <<Ho semplicemente sognato la Ruota di Ezechiele, ecco tutto. Nulla è davvero accaduto >>. Il terzo rabbino continuò a pensare a quanto aveva visto, perché ne era ossessionato. Teneva conferenze e non avrebbe mai smesso di raccontare come il tutto era costruito e quanto significava... e così si smarrì e tradì la sua fede. Il quarto rabbino, che era un poeta, prese un foglio e una penna e sedette accanto alla finestra a scrivere una canzone dopo l'altra, lodando la colomba della sera, la sua bimba nella culla, e tutte le stelle del cielo. E visse la sua vita meglio di prima."