lunedì 25 novembre 2013

Sogni "tiranni"



Inconfondibile è la sensazione di quando al mattino,appena svegli, ci si ritrova a dover distinguere un sogno fugace dalla stabilità reale, che per dirla tutta tanto stabile non è. In quell'istante ci si trova avvolti in una strana sensazione di smarrimento. Ma dove ci si è persi?
In questo caso, persi tra due aspetti di vita contrastanti,aspetti che tendono verso una sola direzione: il desiderio.
Il sogno è di per se soltanto una fantasia, così dicono. Ma il sentimento che il sogno trasporta con se è grande e per chi ne ha assaggiato l'emozione almeno una volta sa di cosa sto parlando. Non mi riferisco agli incubi né a sogni intesi come raggiungimento di un obbiettivo. Sto parlando di sogni notturni, quelle singole visioni che mentre dormi,o quasi,prendono forma nella mente e proiettano il proprio corpo (quello astratto) verso posti speciali, ove è possibile incontrare nel pieno della "vita" i segreti più profondi della nostra anima, non escludendo però che il sogno potrebbe essere soltanto un'avara illusione vestita da incantevole benefattrice. Vista la mia ingenuità posso dire che il sogno è un'opportunità per scoprire se stessi o comunque qualcosa in più. Uso il termine "scoprire" non a caso, proprio perché la sensazione in cui ci si ritrova dopo un intenso sogno è come quella che si ha, nudi, difronte a un qualcosa che non si riesce a gestire e che, in parte,riesce a scombussolare.
La domanda più frequente e forse inutile che molto spesso ci si pone è "perché?"... "Perché si sogna quella determinata persona o quella particolare situazione?". La domanda a mio avviso non può trovare risposta certa, anzi crea ulteriori dubbi e questioni.Perciò è probabilmente inutile restare fissi su una domanda simile e assai più conveniente,invece, tenersi stretta l'emozione provata in sogno che entra nel cuore come un soffio di vento leggero.
L'elemento più bello di tutta questa grande storia è capire a chi va il nostro pensiero. E' vero, capita a volte di sognare soggetti a noi indifferenti ma molto più spesso e volentieri capita di reincontrare persone a noi lontane. Contrariamente alla realtà il nostro sogno ci porta nelle loro vicinanze, lì, dove vorremmo essere,dove anche il nostro subconscio tenta di condurci. Il sogno non fa altro che condurre l'uomo al centro del suo cuore dove anche i più reconditi desideri trovano sfogo.
Tanto per essere più chiara, questa notte ho sognato una persona speciale e racconto qui l'aneddoto se così si può chiamare: eravamo a casa, io avevo pennelli e colori, lui  fogli bianchi. Contrariamente a quanto si possa pensare non facemmo altro che colorare,insieme. Ricordo ancora il suo viso e i sorrisi. Ma per quanta felicità possa avermi regalato un momento simile mi rendo conto che non è stato reale.
Così le mie convinzioni e le mie speranze,come stupidi capricci, muoiono lentamente... una dopo l'altra...
E alla fine mi torna in mente una cosa legata al tempo,un frase abbastanza conosciuta(il tempo è galantuomo ma anche tiranno) e la modifico in:
"il sogno è galantuomo ma anche tiranno."
Questa volta ci sta... a pennello ;-)

Vale

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