sabato 14 luglio 2018

Come i grilli

Ci sono momenti difficili da decifrare in cui il cuore viaggia da solo e come un intrepido viaggiatore di mare su cui incombe una tempesta si lascia trasportare dalle onde e dal loro flusso agitato che gli fa quasi venire paura nonostante sia spesso abituato. E in quei momenti un viaggiatore può pensare di avere ben stretto il timone della vita e ritrovarsi poi invece in preda a direzioni non prese,a onde troppo grandi per guidare la vela. Succede cosi a volte nonostante le cose belle della vita, succede di ritrovarsi in momenti in cui un pensiero viaggia nella sua solitudine e viaggia quasi inerme difronte agli imprevisti della vita. Ma a volte ritrovarsi in mari agitati può bagnare pezzi di noi che a volte pensiamo di non avere, o non ascoltiamo abbastanza, a volte la cosa piu giusta da fare è farsi trasportare dal vento in serate come queste, ventilate,che stanno annunciando nuvole scure e pioggie imminenti. Il vento sa trasportarti in luoghi lontani e sicuri, in campi di grano bagnati dal sole  dove tutto funziona al contrario, e i pensieri tristi svaniscono finalmente soffocandosi in spighe di per se sofferenti e cariche di emozioni, emozioni ancora più grandi della tristezza, che non sono ne bene ne male, ma sono in un mezzo indefinito, a metà  tra quello che si conosce e quello che non si sa.
A momenti volti e pezzi di sorrisi riaffiorano,ricordi di persone che sentiamo vicine nonostante gli occhi non si incontrino, sono scudo protettivo del nostro divagare fragile, e  a volte ci illudiamo di non essere soli,di avere altre anime in viaggio nel nostro vento. Ma se guardi bene scorci soltanto le stelle, e il profumo della notte, i grilli lontani a cantare e altri suoni indefiniti che vibrano nell'ombra.  Quelli sono gli unici veri presenti in queste notti da viaggiatori, piccoli esserini che chissa a chi mai stanno dedicando il loro canto e la loro esistenza.
E allora succede di capire che i problemi quotidiani, non sono nulla,non sono niente di veramente reale,sanno soltanto strapparti via alla felicità  e ti portano ad ascoltare in maniera più attenta.  E di questo forse dovremmo ringraziare. Forse dovremmo ascoltare di piu anche le nostre emozioni, accettarle, e cantare in silenzio come i grilli nella notte.

Vale

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