martedì 18 novembre 2014

L'OGGI SENZA RITORNO

Domenica 16 novembre

Sono morta, distrutta. La mia mente esplode di pensieri e ricordi, azioni ed emozioni come scene di un grande film che scorrono senza pietà e senza ritegno nella testa più assopita, dopo avere trascorso una giornata piena colma di emozioni che hanno lasciato con l'inchiostro la firma nei ricordi. E credetemi, se vi dico che dentro al mio stomaco è scoppiata una bomba. Strage. La mia vita cambia, continuamente, in un silenzio immane e ad un ritmo sorprendente. Mi sono persa in questo universo di giochi. La mia energia ha seguito le leggi. Dio, grazie.
È arrivato lui. Sono arrivata io.
Oggi, sono stata nei colli con il mio gruppo escursionistico,  ben 10 ore in uno continuo scambio di
storie, in compagnia di tantissime persone. Tanti suoni di vita uniti in una bella armonia. Anche se è presente sempre la sua presenza, a tenerti a braccetto, a stringerti la mano quando te ne dimentichi, la solitudine. Ma è bello anche così, camminare. L'importante è continuare a muovere l'energia che scorre dentro come ruscelli boschivi di acqua fresca fra i sentieri dell'animo umano. E' importante e bello anche ascoltare la propria carica fisica ed emotiva che si volge verso molteplici direzioni. La strada non è facile da percorrere,in tanti lo sanno, ma tanti sono anche i piedi che lasciano il segno nella terra sottostante e rendono più sereno il viaggio. Se sono davanti li segui, se sono dietro li perdi o son ricordi, se sono accanto li vivi... Oggi, tanti passi attorno hanno riecheggiano nel silenzio del bosco e io mi sono incantata ad ascoltarli con attenzione. Tutta quella gente che lascia un rumore e un'impronta: ricorda un po la trama della vita, anche se con diverse sfaccettature. Così mi sono lasciata avvolgere dall'entusiasmo improvviso dei rumori nel silenzio. Poi sappiamo che ci sono burroni che partono dalla testa ai piedi, quelli dentro alle persone, e non è facile avanzare verso di loro con non chalance. E'complicato. E non sempre è facile fare entrare qualcuno nelle tue strade perché hai paura a volte, di farlo precipitare dalle tue altezze pericolose, dai tuoi baratri senza fine. Ma la giornata di oggi è stata tutto sommato un viaggio alla scoperta di tante cose belle tra gli alberi e le foglie di novembre che tanto hanno stupito i "bambini infiniti". E' STATO UN VIAGGIO SENZA RITORNO, perché una grande parte di me e di quello che sono stata è rimasta lassù, tra il verde e il blu. E' rimasta dove i sorrisi della gente hanno portato lievi raggi di sole e dove tante parole si sono perse nel vento della fratellanza, dove tanti occhi di bontà han sfiorato parti nascoste di cuori tristi e dove le lacrime infine sono scese inevitabilmente, con dolore sino alle labbra delicate di un uomo grande come il mare che è riuscito a stringermi nell'abbraccio della sera tra le luci calde, sopra al mondo di frontiera. 
Tanti amici e  tanti pensieri  intrecciati tra di loro, oggi hanno caratterizzato il cielo delle nuvole e gli entusiasmi puliti hanno colorato di mille tinte diverse questa esperienza baciata dal sole. Questa è la somma della giornata, la "cima della montagna": Una grande rete rimasta appesa tra i colli dimenticati e sulle strade infinite del cielo (una rete diversa da quella che va di moda oggi e che è mondezza di esibizionismo).


Vale


Monte Vendevolo. Spettacolo senza confini
Monte Vendevolo. Tappeti di foglie

Nessun commento:

Posta un commento