La solitudine è una compagna essenziale per il mio cuore, è un amante silenziosa che seduce l’anima, la spinge a toccarsi, spogliarsi, perdersi e ritrovarsi... Fino a quando il cuore, stanco ,siede ai piedi del buio, sulle soglie: tra i ruscelli,nei sentieri profumati di legno,sulla spiaggia di notte,nel cielo e le sue stelle,e nella madre luna. Si siede e aspetta. Aspetta con trepidazione la pace,la quiete. Vale
lunedì 30 novembre 2015
L'alba
domenica 1 novembre 2015
I quattro rabbini
Questa è la storia dei quattro rabbini,che secondo me invita a una lunga riflessione. Molto più di una storia, dal libro "donne che corrono coi lupi" la riporto qui:
"Una notte quattro rabbini furono visitati da un angelo che li risvegliò e li condusse alla Settima Volta del Settimo Cielo. Là contemplarono la sacra Ruota di Ezechiele.
A un certo punto della discesa dal Paradiso alla Terra un rabbino, avendo veduto tanto splendore, perse il lume della ragione e vagò senza meta fino alla fine dei suoi giorni. Il secondo rabbino era estremamente cinico: <<Ho semplicemente sognato la Ruota di Ezechiele, ecco tutto. Nulla è davvero accaduto >>. Il terzo rabbino continuò a pensare a quanto aveva visto, perché ne era ossessionato. Teneva conferenze e non avrebbe mai smesso di raccontare come il tutto era costruito e quanto significava... e così si smarrì e tradì la sua fede. Il quarto rabbino, che era un poeta, prese un foglio e una penna e sedette accanto alla finestra a scrivere una canzone dopo l'altra, lodando la colomba della sera, la sua bimba nella culla, e tutte le stelle del cielo. E visse la sua vita meglio di prima."
lunedì 26 ottobre 2015
Sogni di altri mondi
Non saremo più pietra, ma anima e corpo in un unico fuoco, agli albori della vita. L'anima potrebbe finalmente sentirsi a casa e mai più in pericolo ma questi, forse, sono solo sogni di altri mondi.
Vale
lunedì 12 ottobre 2015
Come pietra
mercoledì 16 settembre 2015
Paura e sofferenza
Ovviamente ci sono diversi dolori , i quali ognuno con caratteristiche che andrebbero approfondite in maniera diversa. Il dolore di per se non è bello eppure se abbiamo un lato positivo dentro di noi riusciamo quasi a trovarne uno scorcio essenziale. Come si può riconoscere il senso del benessere senza soffrire un po, e la felicità senza attraversare un po di dolore ? Una frase di cornice ma un pochino fa riflettere. Ci sono poi alcune definizioni interessanti riguardo alla salute, cos'è davvero? Chi ha definito il termine "salute"? È sempre "valido"?
Qui si apre un mondo di cose, consiglio di leggere tanti libri al riguardo che sono davvero costruttivi. Magari riproduco qui una delle cose che mi è successo di trovare riguardo alla salute, a grandi linee diceva cosi:
"Un uomo può definirsi sano quando non è malato, un uomo ritorna in salute quando la malattia cessa, perciò la salute non può esistere senza essa" questo fa pensare un bel po, non trovo del tutto sbagliato queste frasi (che ho riscritto secondo ciò che ricordo) che mi riportano alle porte di un pensiero su cui credo cioè che in questo mondo ogni cosa è collegata e che spesso una non può esistere senza un'altra. Ora non vorrei essere linciata per questa affermazione, ne sento di dare una medaglia al dolore ma penso che sia molto importante sentire la sofferenza che ci accade, non nascondiamola, non sopprimiamola per una vergogna ma soltanto siamo un attimino più consapevoli di quello che siamo. Il problema è che spesso diventiamo delle pecore nere e magari con le dicerie di oggi portiamo anche sfortuna a chi ci sta intorno. Ma la domanda che mi sporge spontanea è: CHI CI STA INTORNO?
Forse qualcuno che non riesce sentire le vibrazioni giuste, che no sa ascoltare le onde che emaniamo nel silenzio. Forse qualcuno che la sfiga ce l'ha nell'arroganza di sapere tutto di tutti. Allora forse sono queste persone che hanno bisogno di un po di sofferenza, non intesa come male, ma come momento, ed esperienza, da vivere ,che può regalare un nuovo paio di occhiali permettendo una vista più estesa delle cose. Non è sicuramente semplice trasformare una sofferenza in un'esperienza importante da custodire ma a volte non restano altre soluzioni, e per questo motivo ci spingiamo un po oltre.
Per qualche tipo di esperienza vissuta mi sento di dire che lo stress fisico quando va oltre i limiti corporei può spalancare dentro di noi grandi vuoti e luoghi misteriosi dove i sensi si affinano, diventano più attenti, dove dentro di noi si sviluppano forme astrali così primitive, così selvagge e così spoglie da portarci direttamente al centro di quello che noi siamo. C'è proprio un momento in cui il corpo affaticato spinge a una trasformazione, e avviene tutto in modo molto naturale e spontaneo, come quando sbocciano i fiori, o la farfalla esce dal bozzolo. È come se la sofferenza d'improvviso cominciasse a smantellare tutti i pensieri e le paure inutili e in quel momento l'unica meta a formarsi nella testa sia una fine, la fine di quella sofferenza, un porto sicuro dove riposare, ma non si vede la fine di tutto quel grande mare in tempesta. Cosi non ci resta altro che sopravvivere e per farlo, si diventa amici del nemico. Passare tanto tempo in uno stato di zona rossa porta ad ascoltarlo, ad entrarci dentro e viverlo a contatto diretto per conoscerlo, capirlo, per imparare ad amarlo. È difficile da spiegare e non posso dimostrare come accade a parole, ma succede. Succede e basta. E d'improvviso ci si ritrova più coscienti di se stessi. È una sensazione unica, un contatto con la vita unico e prezioso e poco conosciuto, magari spesso sottovalutato. Penso comunque che ognuno debba provare a cercare, per trovare una connessione con la propria anima attraverso il mezzo che ritiene più opportuno. Almeno una volta, provare ad incontrare se stesso.
La sofferenza può, a mio modo di vedere le cose, trasformarsi in una chiave di vita importante quanto difficile da comprendere. La paura fa altrettanto, come campanello d'allarme ci avvisa che stiamo entrando in zone buie non conosciute,ci sbarra la strada come sasso e macigno. Ma senza di essa non potremmo mai dire di essere riusciti a camminare oltre.
sabato 29 agosto 2015
Il sole della notte
Ci sono notti bellissime in cui mi prendo dei momenti per accarezzare il mio cuore e sentirmi, e mentre guardo la luna costruisco intorno a me uno spazio tutto mio cosi importante tanto intimo e sincero da farmi sentire piccolina in questo spazio immenso di Cielo. Sono momenti importanti, spazi di profonde sensazioni che non hanno nome ne racconto, attimi di musica dentro di me. In questi momenti ho l'occasione di accogliere la mia solitudine, di sentirla e di farle uno spazio nella sedia in cui siedo perché lei è l'unica amica che non mi abbandona che di me non ha paura. Questa mia solitudine dolce mi fa sentire unica in contatto con un universo che mi osserva e mi lascia sospesa in un vuoto che è come vibrazione. Il cielo sembra un prato blu e le stelle i fiori che danzano, tutto sembra prendere parte a un movimento che è dolce quiete. I pensieri non fanno più rumore, il corpo è immobile nella sua danza mentre l'anima vola con le sue grandi ali intorno al suo silenzio. Molto spesso in questi momenti un viaggiatore si rende conto che la via delle stelle e delle nuvole della notte non è paese, non è autostrada trafficata ma direzione che porta all'unicità dell'essere, al suo cammino senza confine strappando via quei cordoni ombelicali terreni che legano alla disperazione. L'uomo negherà di averne perché egli crede che tutto va bene, che tutto va come dovrebbe andare come se la vita fosse un grande dizionario dove ad ogni parola e a ogni situazione esista una pagina correlata dove vengono spiegate le istruzioni e il senso. L'uomo difficilmente andrà oltre perchè il buio della notte,che nessuno ha mai potuto insegnarci, spaventa anche il più intrepido dei viaggiatori. La paura della paura a volte è più forte del coraggio ma con la giusta calma e la giusta quiete anche il cielo con le sue nuvole potrà essere scalato. Non esistono cammini senza meta ne montagne senza cima. Questo è il mio pensiero importante perché spiega che ad ogni salita , dopo tanti passi e dopo tanta sofferenza ci sarà un punto di arrivo in cui si potrà finalmente stringere la mano a se stessi, a quello che siamo e siamo stati. Nel frattempo, i nostri occhi lucidi di emozione si aprono alla luna piena,rimasta a ricordarci che anche lei è luce, è il sole di una notte .
Vale
venerdì 31 luglio 2015
Capire chi siamo
A volte deludiamo le nostre aspettative ed ecco che ci facciamo male, ci scontriamo. Ma noi non dipendiamo da esse, noi dobbiamo imparare ad essere felici per i colori che ci portiamo addosso. Ma non è sempre cosi semplice. A volte ci sentiamo puntare il dito contro. Veniamo scambiati per armi, ma non lo siamo. Siamo solo due persone che si sono avvicinate, due persone che si vogliono capire. Ma questa è l'impresa più grande di tutte, la meta irraggiungibile dettata dall'amore . A volte pretendiamo di essere capiti. È un errore, per come la vedo io. A volte non è solo una meta ma è anche un percorso, quando qualcuno ti tiene per mano e decide di creare un'unica strada, un unico sentiero passo dopo passo, ecco che lì, accade la meraviglia, momenti di rara follia in cui decide di ascoltare il tuo cuore e di accompagnarti sulla strada della verità rifiutando quella della menzogna. Solo allora capirai, senza avere chiesto nulla, che x un attimo, qualcuno è riuscito davvero a capire capire chi sei, senza che tu debba elemosinare una parte di te.
Senza che tu debba chiedere la verità.
giovedì 2 luglio 2015
martedì 9 giugno 2015
Cristalli
Qualche volta piango lacrime silenziose e io non so come poterle trasformarle in meravigliosi cristalli da donarti , ma posso spargerle al vento della speranza, aspettando il momento in cui esse ti accarezzeranno fragili lo spirito, per svegliarti con dolcezza nella prima luce tenue del mattino .
Per te che ascolti le mie paure non troppo vicino da sapere che ogni flusso di pensieri, come acqua, nasce da una sorgente, da un briciolo di segnale colto , forse, male.
Vale
mercoledì 20 maggio 2015
Temporali di silenzi
La società? una brutta bestia che ti condanna all'infelicità in una strada con impronte standard, e dove le radici sono lontane dalla terra e i piedi non hanno forma.
C'è chi si porta dentro questo silenzio e questa voglia assidua di incontrare, se stessi, in giorni senza regole e in giorni senza vincoli,lasciare l'idea di una vita di vetro con relazioni,modi,stili ed azioni sempre uguali e ... normali. Questo è quello che ci insegnano: a essere normali.
Ma non si può , se si è ribelli una parte di se è già in cammino,una parte di se è consapevole mentre l'altra è disfatta e ha paura, tanta, di rinascere.
Un circolo di ideali ci è stato imposto senza fare rumore e poi succede che, nel temporale di maggio, il dolore ci chiama e noi non possiamo fare altro che ascoltare, e sperare , in un coraggio che non ha eguali .
Vale
Un giorno la paura bussò alla porta,il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno. (Goethe)
mercoledì 15 aprile 2015
Un fiore di papavero
nel campo del silenzio
annida stati emotivi lontani dal tempo e
si conserva nel buio,
solitaria e selvatica
Rimane il sospiro lungo un filo
d'un ricordo di anime vicine e
il sole in un istante
porge alla mia mano
quello che è stato,
un fiore di inchiostro e di intenso
nel campo dei papaveri di primavera
Vale
giovedì 26 marzo 2015
Eremo
Ogni respiro una goccia terrena
sei Tu, il suolo
e il sentiero di questa valle,
l'Eremo d'amore
che sovrasta imponente
le pietre .
venerdì 27 febbraio 2015
Strepitosa..
Ho trovato questa frase che per me è bellissima, e vera :
"Se deicidi di innamorarti di me... Fammi ballare anche se non c'è musica"..
Strepitosa..
Le persone vicine ci fanno dono a volte di questa, bella, musica, e siamo tanto fortunati. Dovremmo però ricordare a noi stessi di aiutarci per creare il ritmo perfetto e diventare così meraviglia dell'universo.
Dovremmo tutti ballare.. Danzare all'amore..
Come ci comunicava Osho "Fa semplicemente qualcosa che genera in te una canzone e crea un ritmo, intorno a te, di celebrazione."
Grandi parole.. E a volte bastano davvero piccole cose, per sentirci bene, a volte basta una sfida con se stessi o una strada su cui correre, liberi.
Vale
venerdì 20 febbraio 2015
Sospiro
venerdì 13 febbraio 2015
QUELLO CHE NON SAI
mercoledì 4 febbraio 2015
Sui cigli di notte
lunedì 26 gennaio 2015
mercoledì 21 gennaio 2015
Il Porto
Ricordo come un saluto la vibrazione, che io misi, poi, nel bagaglio e suonava così:
lunedì 19 gennaio 2015
Un nulla totale
L'essere umano ha un potere sicuro: si costruisce una gabbia con ferro invisibile. Mette in tasca la chiave, entra dentro. Sconfitto dal nulla resta lì. Poi in attesa. Di cosa. Di nulla. non si sa di preciso.
Vale.
sabato 17 gennaio 2015
lunedì 12 gennaio 2015
Gabbiano libero
Tu non sai di contenere il mare ed il silenzio e che nel volo del vento, tu sei gabbiano libero.
Vale
(vecchie frasi incomplete che avevo scritto e mai pubblicato)
domenica 11 gennaio 2015
domenica 4 gennaio 2015
Pensieri d'inverno
Ci sono sogni nella notte che fanno male e il freddo avvolge improvvisamente tutta la rugiada, e nel mattino dopo, gelandola. Così perde, il suo riflesso caldo e svanisce, lentamente lasciando spazio a fredde e dure impressioni di vuoti di grigio e di azzurro cristallino che tingono le lacrime, di un gelo ardente come un tramonto che è distante.
Vale
Vento
Ci sono pensieri tristi a volte che sbiadiscono l'orizzonte davanti e gli occhi non vedono la luce, e così il richiamo del vento si fa strada sempre più intenso, tra le vie di un ricordo di notti sepolto e sbiadito dal tempo
Vale