Mani ghiacciate e respiro lento
sono le tre di notte nella mia stanza vuota e
qui, nel silenzio di una tarda serata aleggia il suo profumo dolce
su ogni mio angolo.
Lui è il suono delicato della pioviggine di questo sedici dicembre,
è la melodia di queste finissime goccioline che si infrangono, nel vetro di un muro di incanto e lì , in uno spazio di luci e di ombre il suo volto è riflesso nella pienezza di un sorriso.
Lui è la pioggia fuori e dentro di me, è l'acqua che ristora nel bosco della solitudine è quel fiore che spunta all'improvviso tra le mani gelide di inverno, perché lui è sempre lui ed è il gusto dolce della notte e il desiderio più forte.
E poi, giunge il suo sapore e la sua essenza che si riverberano in me sotto la pelle sotto le stelle ed io sento tremare il cuore a un ritmo veloce e che nessuno sa'.
Il pensiero mio esplode in una corsa selvaggia, come bestia feroce, mangia il tempo tra i sentieri più intimi della notte.
Lui è tutta questa energia che trabocca dal vaso, è una cascata di limpide emozioni che si spargono al vento in una danza di ricordi di baci e di carezze che riscaldano il mio corpo e la mia mente.
Non ho più mani ghiacciate e respiro lento, ho lui, fisso nel mio centro.
Valentina.
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